Rumors e news del 6 dicembre

Dicembre 6, 2017

Unknown-1Rumors e news del 6 dicembre

CERVED

Lindorff-Intrum annuncia di aver acquistato la piattaforma CAF (terzo servicer di NPL in Italia) e un portafoglio NPL gestito da CAF per circa €200mn. Nel comunicato stampa viene affermato che il servicing business di CAF, escludendo gli investimenti in portafoglio, dovrebbe generare ricavi per €30mn e EBITDA di €11mn nel 2018. CAF attualmente gestisce masse lorde per circa €7bn e opera con 200 dipendenti.Non vengono fornite indicazioni sullo split pagato per la piattaforma e per il portafoglio.

BITCOIN PER JPMORGAN

Recita il report: «Il varo dei future sui bitcoin rappresenta un’istituzionalizzazione che offre alle criptovalute le potenzialità per diventare un’asset class emergente». In altri termini il bitcoin è divenuta uno strumento su cui investire, come lo sono l’oro, i Bot o le azioni. Le parole di Panigirtzoglou sono significative perché riportate in un documento distribuito all’esterno, quindi ufficiale. Come a dire che la banca ha cambiato idea. Dimon aveva infatti definito i bitcoin «una frode», paragonando il loro andamento alla «bolla dei tulipani».

CREVAL

Creval ha sottoscritto un accordo per la cessione di un portafoglio costituito da crediti non performing secured (classificati ad Unlikely To Pay) ad Hoist Finance per un valore lordo di libro di circa 24 milioni di euro, a fronte di una valorizzazione complessiva del portafoglio pari al 58% circa del gross book value.

TELECOM

Il cda di Tim ieri ha messo a fuoco le strategie per il prossimo triennio. L'ad Amos Genish sta lavorando al nuovo piano industriale, lo porterà all'approvazione del cda il 6 marzo ma, come d'abitudine, prima della fine dell'anno le linee guida vengono anticipate in consiglio e quest'anno il budget per l'anno è stato approvato con tre mesi di anticipo confermando "le linee guida fornite in occasione dell'approvazione del Piano Strategico 2017-2019". Produrre margini e aumentare la generazione di cassa sono gli obiettivi del piano "incentrato sulla creazione di valore per massimizzare convergenza e offerte in bundle scalabili sfruttando al massimo l'estensione delle reti a banda larga di Tim in fibra e LTE" e su "un maggiore e migliore utilizzo di data analytics e digitalizzazione, che contribuirà a migliorare l'efficienza". "Approvando un budget preliminare con tre mesi di anticipo indichiamo piani e obiettivi chiari fin dall'inizio del 2018 permettendo, dunque, alla Società di avviare la propria ambiziosa strategia con l'obiettivo di raggiungere un modello di business migliorato e sostenibile", ha sottolineato Genish che in un'intervista a Bloomberg nella stessa giornata ha anche ribadito l'obiettivo di ridurre il rapporto debito/ebitda a 2,7 volte. "Entro la fine del 2018, le agenzie di rating dovrebbero guardare in modo positivo per portarci a un rating investment grade" ha ribadito. La Rete si conferma un dossier caldo per Tim e l'ad ha portato in cda "una panoramica dello scenario regolatorio, tenendo conto dei punti di vista del Governo e delle autorità di settore". La presentazione ha trattato i diversi modelli di separazione confrontandoli con altre esperienze internazionali. "Nei prossimi mesi il management continuerà vagliare le diverse ipotesi per stabilire se la separazione della rete sia necessaria per rispondere agli input delle Istituzioni e per creare valore" si legge in una nota. Dal cda fiume che si è svolto a Roma il management ha ottenuto disco verde a proseguire le trattative con Mediaset per un nuovo accordo pluriennale sui contenuti (film, serie tv, notizie) che potrebbe essere attivo già nel 2018 ma anche su quel che resta della stagione primaverile della Serie A, della UEFA Champions League 2018 e di altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium. La joint venture con Canal+ invece, che i sindaci revisori avrebbero voluto riclassificare come operazione tra parti correlate di maggioranza, è stata confermata come operazione con parte correlata di minore rilevanza ribadendo, con delibera assunta a maggioranza, "interesse, convenienza e congruità delle condizioni dell'iniziativa, riepilogandone la motivazione nel contesto della pianificazione strategica in corso di definizione".

DANSKE BANK

Danske Bank si focalizza sui non farm payroll Usa di novembre che saranno pubblicati venerdi' alle 14h30 che secondo le loro stime dovrebbero registrare un aumento di 195.000 unita' (+185.000 unita' le attese del consenso). Gli analisti pensano inoltre che la Federal Reserve nel prossimo meeting del 12-13 dicembre alzera' i tassi, anche nel caso in cui i payroll dovessero deludere le attese.

PARADISI FISCALI

L'Unione Europea mette sulla black list 17 paradisi fiscali. A sorpresa c'è la Corea del Sud. La Turchia finisce nella grey list, dovrà fare alcune riforme per evitare di finire nella lista nera. (Il Sole 24 ore 2)

GERUSALEMME

Il presidente Donald Trump scuote il mondo, preannuncia al presidente dell'Autorità palestinese Abu Abbas lo spostamento dell'ambasciata nella Città Santa anche per i musulmani. (Il Sole 24 ore 11)

Brexit: l’accordo ancora non c’è, ma sembra più vicino

l B-day viene rimandato almeno di qualche giorno: l’accordo sulla Brexit ancora non c’è, ma è vicino e entrambe le parti sono “fiduciose” di poterlo raggiungere prima del summit dell’Unione Europea della settimana prossima. L’ultimo ostacolo è il confine irlandese: come mantenerlo “aperto”, dopo che il Regno Unito avrà lasciato la Ue.

Apple, accordo fiscale con l’Irlanda

Prima di incontrare il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, il ministro delle Finanze Paschal Donohoe ha fatto sapere che è stato raggiunto un accordo con Apple “in relazione ai principi e all’operatività del fondo escrow”. Un accordo dal peso di 13 miliardi, che per l’Irlanda rappresentano il 10 per cento del valore dell’intero export. La cifra corrisponde a quanto evaso dalla Apple secondo la Vestager nel corso degli anni del cosiddetto “double irish”, il doppio irlandese, un sofisticato sistema di ingegneria fiscale per non pagare, nella sostanza, nemmeno il 12,5% dovuto a Dublino.

IGT

IGT ha comunicato di aver accettato la proposta del regolatore di rinnovare la concessione per il Gratta&Vinci per il periodo 2019-2028. Con questa operazione IGT mette in sicurezza per i prossimi 9 anni una quota importante del portafoglio contratti, che stimiamo possa valere il 15-20% dell`Ebitda di gruppo. Si tratta di un contratto molto interessante, con un pay-back da noi stimato intorno a 4-5 anni. Il rinnovo automatico rimuove l`incertezza legata all`esito della gara, aumentando significativamente la visibilità sulle stime del gruppo. Noi incorporavamo nel modello il rinnovo del contratto attraverso una gara pubblica con uscita di cassa di 800 mn al 2019 (anno di scadenza della concessione). Incorporiamo ora la diversa tempistica di pagamento, che prevede 50 mn nel 2017 e 750 mn nel 2018. L`esborso sarà sostenuto pro-quota da tutti i membri del consorzio (IGT 64%).

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