RENZI APRE AD ALFANO

Matteo Renzi ha proposto alla direzione del Pd di fare uscire il Paese dalla "palude" con un governo di legislatura sostenuto dalle stesse forze politiche che hanno appoggiato finora Enrico Letta.

Rispetto alle attese, la vera novità del suo intervento è proprio il fatto di essersi rivolto all'attuale maggioranza.

Questo ha un motivo. Renzi non ha detto nulla o quasi sul programma del futuro esecutivo, salvo dire che assume in toto il programma proposto ieri sera da Letta.

Le uniche titubanze sul suo tentativo erano finora venute dall'Ncd di Angelino Alfano, partito dal quale non si può prescindere per avere la maggioranza anche al Senato (non è sostituibile né con Sel, né con Sel e qualche transfuga grillino). Renzi rassicura Alfano di non voler cambiare natura politica alla maggioranza, né di volerla spostare più a sinistra.

Il Nuovo centrodestra ora non dovrebbe porre problemi "programmatici" al sindaco di Firenze e dargli quel via libera che potrebbe permettergli di chiudere la partita nel giro di pochi giorni.

L'unica incognita ora è quando Letta salirà al Quirinale per dimettersi: potrebbe accadere già questa sera o domani mattina.

Le dimissioni potrebbero essere precedute da brevi consultazioni del capo dello Stato.