Bper Banca: analisi tecnica.

Febbraio 17, 2017

BANCA POPOLARE EMILIABper Banca: analisi tecnica.

Si sta sgonfiando il rimbalzo che Bper Banca ha prodotto nel mese di dicembre e nelle prime 3 settimane di gennaio. Il mancato superamento della resistenza strategica a 6 euro ha provocato una nuova flessione del titolo bancario che rischia di tornare a testare i sostegni a 4.60 e 4.58 euro. Sotto tali livelli (in particolar modo in chiusura) si aprirebbero nuovi scenari ribassisti con target a 4.45 e 4.25 euro in prima battuta. Il supporto di breve/medio termine è posizionato a 4.01 euro, la cui rottura (in chiusura) potrebbe spingere le quotazioni anche fino a 3.77 euro. Prime indicazioni positive oltre i 5 euro ma siamo ancora lontani dalla resistenza strategica a quota 6 euro, oltre la quale ci sarà la possibilità di raggiungere i primi obiettivi a 6.44 e 6.57 euro. Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 35%, mentre in 12 mesi ha ceduto il 5%, -37% in 2 anni, -16% in 5 (dal 2000 ad oggi -69%). Si allungano i tempi per la vendita di Carife a Banca Popolare dell’Emilia Romagna, probabilmente se ne riparlerà a marzo.

Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER, al termine del Consiglio di Amministrazione commenta: “Il 2016 è stato certamente un anno complesso sotto diversi punti di vista, per l’economia, per la politica italiana ed europea e per il settore bancario, specialmente in Italia. In questo scenario, il Gruppo BPER Banca ha vissuto un 2016 che possiamo definire “storico”, segnato da eventi molto importanti per la vita societaria. In primo luogo, la trasformazione in società per azioni, processo portato a termine in modo lineare e senza registrare alcuna domanda di recesso da parte dei soci. Un altro importante traguardo raggiunto è stata la validazione dei modelli interni ottenuta dalla BCE che ci consente di esprimere in modo ancor più efficace una solidità patrimoniale ai vertici in Italia ed in Europa. Inoltre, il 2016 è stato il primo anno di attività di BPER Credit Management, la società di gestione delle sofferenze del Gruppo, con primi risultati in miglioramento dei recuperi sulle sofferenze di quasi il 20%; nell’anno il Gruppo ha realizzato cessioni per un totale di oltre 700 milioni di Euro, corrispondente a circa il 10% dello stock di inizio anno, completando il programma di vendite pianificato in piena coerenza con l’obiettivo di riduzione dello stock lordo. La maggiore efficienza nella gestione del credito problematico ha portato ad un significativo aumento dei flussi di ritorno in “bonis” da crediti deteriorati (+16,9% anno su anno); il miglioramento della qualità del portafoglio credito è testimoniato dall’ulteriore calo dei passaggi a credito deteriorato (-6.1% rispetto al 2015), dalla riduzione di 122 punti base dell’incidenza dei crediti deteriorati lordi (al 22,1%) e dall’aumento del livello di copertura al 44,5% La redditività dell’attività ordinaria con la clientela risulta soddisfacente considerando il perdurare di un contesto economico e di tassi particolarmente difficile e dei rilevanti contributi dovuti dal Gruppo per tutto il 2016 ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi. L’attività di finanziamento alla clientela ha registrato una significativa accelerazione nell’anno del 4,1%, sia nel comparto dei privati sia delle imprese. Molto positiva è risultata la crescita della raccolta complessiva pari al 3,9%, con la componente di raccolta indiretta che fa segnare un incremento di oltre l’8%; inoltre, risulta apprezzabile l’andamento del comparto “bancassurance” che cresce a doppia cifra. Alla luce della positiva valutazione del risultato economico riferito all’attività ordinaria, dell’ottima solidità patrimoniale e della fiducia nelle prospettive di crescita del Gruppo, il Consiglio ha altresì approvato la proposta di distribuzione di un dividendo di 6 centesimi di Euro per azione a conferma dell’attenzione nei confronti dei propri azionisti nonostante i condizionamenti del difficile scenario esterno. Infine, mi preme sottolineare che sono già state avviate le attività per l’elaborazione del nuovo Piano Industriale che sarà presentato presumibilmente entro l’estate, in anticipo di qualche mese rispetto alla scadenza naturale a fine 2017 dell’attuale piano; tale decisione è giustificata dai rilevanti scostamenti, che si sono registrati nel corso degli ultimi due anni nello scenario macroeconomico, di mercato e dei tassi di interesse rispetto alle ipotesi assunte alla base del precedente Piano.”

Indicatori tecnici:

RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) Ipervenduto
STOCHRSI (14) Ipervenduto
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Vendere
ROC Vendere
UO Vendere

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria NON è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

 Rating e target price:

Nome Data Rating Target Price
Kepler Cheuvreux 10/02/2017 Buy 5.70 euro
Equita sim 10/02/2017 Hold N.D.
Banca Akros 10/02/2017 Reduce 4.50
Citigroup 02/02/2017 N.d. 5.90
Kepler Cheuvreux 30/01/2017 Buy 6.00

Prevedibile evoluzione della gestione

Nell’area dell’Euro, l’andamento dell’economia è prevista in miglioramento ed in Italia la ripresa, seppur gradualmente, prosegue, favorita dal progresso in atto dell’economia globale e dall’orientamento espansivo della politica monetaria. Le informazioni più recenti pubblicate nel Bollettino economico di Banca d’Italia stimano una crescita del prodotto interno lordo nel nostro paese intorno all’1 per cento su base annua, in media, per il triennio 2017-19. In tale contesto, il livello ancora molto contenuto dei tassi di mercato e l’elevata competizione sull’attività tradizionale di finanziamento continueranno ad esercitare pressione sul rendimento dell’attivo, anche se con intensità in graduale riduzione; al contempo, le azioni di repricing del passivo e il beneficio dello sweetener derivante dal programma TLTRO2 della BCE consentiranno un ulteriore calo del costo della raccolta, contribuendo a contenere le pressioni sul margine di interesse. Un contributo positivo ai ricavi è atteso dalla componente commissionale, specie per ciò che riguarda il comparto dell’asset management e bancassurance. I costi della gestione sono attesi in calo, sia per ciò che riguarda gli oneri del personale sia per le altre spese amministrative, beneficiando, a partire da quest’anno, degli effetti del piano di riduzione del personale e del graduale esaurimento degli investimenti relativi all’attuazione dei progetti del piano industriale. Il rallentamento dei flussi di nuovi crediti problematici registrato nel corso dell’esercizio appena concluso è atteso in graduale miglioramento anche nel 2017, contribuendo a migliorare sensibilmente il costo del credito rispetto al 2016. L’insieme di questi fattori dovrebbe sostenere le prospettive di redditività ordinaria del Gruppo per l’anno in corso. Infine, entro l’estate di quest’anno, è prevista la presentazione del nuovo Piano industriale, le cui attività preliminari sono già in corso, in anticipo di qualche mese rispetto alla scadenza naturale a fine 2017 del Piano in essere; tale decisione è giustificata dai rilevanti scostamenti che si sono registrati nel corso degli ultimi due anni nello scenario macroeconomico, di mercato e dei tassi di interesse rispetto alle ipotesi assunte alla base del precedente Piano.

Informazione finanziaria, consigli operativi e suggerimenti sui mercati finanziari
Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura
                                                                                Warren Buffett
Ideato, progettato e realizzato con il ♥ by
Webmaster Roma