RATING DEL 17 GENNAIO

Gennaio 17, 2014

rating9 RATING DEL 17 GENNAIO

PRYSMIAN

Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 21 euro su Prysmian (+0,68% a 19,23 euro). Secondo gli analisti la notizia del nuovo contratto del valore di circa 24 mln usd da Petrobras per la fornitura di speciali sistemi in cavo DHT (Down Hole Technology) per il settore dell`estrazione offshore di gas e petrolio e' "positiva, ma di impatto quantitativo limitato". Gli esperti ricordano che il business DHT ha margini superiori alla media di gruppo

GENERALI
In un report sul comparto assicurativo europeo, Goldman Sachs ha aumentato sul titolo il prezzo obiettivo a 18,3 euro da 17 euro, confermando la raccomandazione neutral. Relativamente all'Eps, gli analisti hanno rivisto al rialzo le previsioni sul 2014 da 1,51 euro a 1,54 euro, sul 2015 da 1,69 euro a 1,73 euro, sul 2016 da 1,81 euro a 1,85 euro e sul 2017 da 1,87 euro a 1,91 euro. In caso di recupero dell'economia italiana, gli esperti spiegano che Generali Ass. presenta ancora potenzialita' di upside.

BRUNELLO CUCINELLI

Il dato sulle vendite 2013, pari a 322,5 mln euro, e' stato in linea con le attese del consenso e di Intermonte. La casa d'affari ha aggiornato le stime, riducendo del 2,3% l'Eps 2014 e del 6% l'Eps 2015, "alla luce di un minor numero di aperture attese". Di conseguenza, il prezzo obiettivo scende da 21,5 a 20,5 euro. La raccomandazione resta neutral.
Recordati

Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo su Recordati da 10,5 a 11,8 euro, confermando la raccomandazione accumulate. Secondo gli analisti la guidance 2014 e' "decisamente piu' ottimistica rispetto ai piu' prudenti target 2013-2015 forniti a febbraio". Sulla base di tali indicazioni, gli esperti hanno alzato le loro stime 2014, che restano comunque "un po' piu' prudenti della guidance". Nel dettaglio, Akros vede ora i ricavi a 1,0057 mld (dai precedenti 997 mln) e un Ebit a 217,2 mln (da 202,7 mln), con un margine al 21,6%. Le indicazioni della societa' sono rispettivamente a oltre 1 mld, a oltre 220 mln e al 22%.

MONCLEAR

Kepler Cheuvreux ha avviato la copertura su Moncler (-0,14% a 14,6 euro) con rating hold e prezzo obiettivo a 14 euro. L'Ipo , spiegano gli analisti, e' stato un indubbio successo, grazie all'outlook interessante e al giusto prezzo "all'interno di un settore che ha continuato a salire nel 2013. Questo si e' tradotto in un +43% in un mese, da 10,2 euro. Seppure la storia e' ancora interessante - qualita', buone opportunita' di sviluppo e valido management - il balzo impressionante del titolo e la quota del 37% dei private equity suggeriscono che sarebbe meglio aspettare. Crediamo che l'azione sia pienamente valutata, dal momento che il premio rispetto al settore del lusso potrebbe essere giustificato da una crescita superiore"
STM

Exane ha ridotto il rating di Stm a neutral da outperform e il target price a 8,6 usd da 10,6 euro. Secondo gli esperti una ulteriore ristrutturazione sembra inevitabile. La banca d'affari francese segnala che le difficolta' della divisione digitale e la persistente forza dell'euro contro il dollaro implicano che una maggiore ristrutturazione appare necessaria per raggiungere il target di Ebit margin al 10% (posticipata al secondo semestre 2015). Exane ipotizza, invece, un Ebit margin del 9,7% entro il 4* trimestre 2015, quindi sotto il consensus.
ENI

Gli esperti di Mediobanca Securities hanno abbassato sul titolo il target price a 19,5 euro da 20,8 euro, confermando comunque la raccomandazione outperform. La riduzione del prezzo obiettivo e' dovuta alla revisione "al ribasso delle attese sulla produzione 2014 e 2015 rispettivamente del 9% e del 5,8%" che gli analisti hanno effettuato per mantenersi piu' cauti sulla Libia, sulla Nigeria e sull'andamento del cambio. Questo si e' tradotto "in un taglio dell'Ebitda adjusted 2014 e 2015 rispettivamente del 10,7% e del 3,6%", spiegano gli esperti, aggiungendo che a livello di Eps "la riduzione e' stata del 19,3% per il 2014 e del 12,4% per il 2015". Eni tratta a sconto rispetto ai concorrenti perche' "presenta un'alta esposizione ad aree politicamente instabili", nota Mediobanca Securities, ritenendo tuttavia che lo sconto sia troppo alto dal momento che in un periodo di tempo medio-lungo queste difficolta' si affievoliranno
INFINEON

La tedesca Infineon (IFX.EQ) sale dell'1,4% a 7,752 euro. A sostenere il titolo in una giornata difficile per i produttori di chip (Infinenon è il secondo in Europa dietro a StM) è la promozione di Natixis che ha alzato il giudizio a Buy da Neutral e ha portato il target price a 9,00 euro da 7,20 euro.

Infineon annuncerà il 30 gennaio i risultati del primo trimestre dell'esercizio 2013/2014. La società ha detto di aspettarsi una crescita dei ricavi del 7-11%, con un fatturato che dovrebbe essere compreso fra 960 milioni di euro e 1 miliardo. Il consensus degli analisti si colloca a metà di questa forchetta a 980 milioni.
SOGEFI

Ieri l'azienda ha inaugurato due nuovi impianti nella maggior economia asiatica. La societa' di componentistica auto del gruppo Cir, infatti, ha avviato ufficialmente due nuovi insediamenti industriali, rispettivamente di componenti per sospensioni e sistemi motore, nell'area di Shanghai. I due impianti sorgono nella zona di sviluppo economico e tecnologico di Wujiang a breve distanza l'uno dall'altro, il che consente sinergie in tutte le funzioni di supporto. Gli esperti di Mediobanca Securities apprezzano le nuove aperture, che fanno parte della strategia dell'azienda di diversificare geograficamente le fonti di ricavi. Altro elemento positivo e' il fatto che Bmw e Daimler appaiono tra i primi clienti vista la tradizionale bassa esposizione del gruppo al segmento Premium. Rating outperform e target price di 4,7 euro per azione confermatI

TELECOM
Banca Akros ha confermato il rating hold su Telecom I. e il prezzo obiettivo a 0,84 euro. Si e' concluso con successo ieri il lancio da parte del gruppo di un'emissione obbligazionaria a tasso fisso per 1 mld euro, destinata a investitori istituzionali. Il rendimento dell'emissione, pari a 4,59%, risulta largamente inferiore al costo medio del debito, che a fine settembre si attestava a 5,4%. "Implicazioni positive dal punto di vista della liquidita'", in quanto tale emissione "mostra la fiducia degli investitori nella societa' anche sul mercato del credito", commenta la casa d'affari. Inoltre ieri si e' riunito il Cda del gruppo per esaminare la situazione del business brasiliano e della governance. Per quanto riguarda il tema 'Tim Brasil', il board ha deciso di definire una procedura ad hoc (in linea con quella per le operazioni con parti correlate) per valutare eventuali offerte per l'asset, proposta che verra' esaminata nel Cda del 6 febbraio.

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