Crisi 2008: La colpa è tutta della Cina, non di Wall Street

Agosto 29, 2012

 

crisi2008Ci troviamo ancora immischiati nelle conseguenze della crisi finanziaria del 2008, tanto forte da protrarsi per anni con impatto e conseguenze in vari punti del sistema economico e finanziario globale. Ma contrariamente al pensiero comune, a causare questo crack non sarebbero stati gli ormai famosissimi titoli subprime, i CDOs (collateralized debt obligations) o altre alchimie di Wall Street.La colpa è tutta della Cina, secondo l’ultima ricerca dell’Erasmus Research Institute of Management. Risparmi eccessivi da parte dei cinesi avrebbero creato indirettamente denaro a basso prezzo, alimentando la bolla del mercato immobiliare americano e dunque il crollo dello stesso.Heleen Mees, autore della ricerca e assistente di economia presso la Tilburg University in Olanda, mette in luce come i mutui con caratteristiche simili ai CDOs e agli MBS (mortgage-backed securities), contavano appena per il 5% dei nuovi prestiti tra il 2000 e il 2006.L’allentamento della politica monetaria da parte della Fed all’inizio del decennio avrebbe acceso la scintilla: 1) boom di rifinanziamenti negli Stati Uniti tra il 2003 e il 2004, 2) crescita della spesa Usa, 3) maggiori acquisti di prodotti cinesi, 4) crescita economica in Cina e 5) aumento dei risparmi da parte di Pechino. Questi risparmi, che in periodi raggiungevano oltre il 50% del Pil, sarebbero poi stati indirizzati verso investimenti a reddito fisso (bond governativi) portando a un calo dei tassi di interesse a livello globale.Ecco che l’enorme disponibilità di soldi a poco prezzo avrebbe scatenato la bolla immobiliare negli Usa.Fonte Wallstreetitalia

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