BCE NEI DETTAGLI,AUTOGRILL , BORSA USA e GIAPPONE

Marzo 9, 2018

bceBCE NEI DETTAGLI,AUTOGRILL , BORSA USA e GIAPPONE

- La Banca centrale europea ha lasciato invariate le stime di crescita e inflazione per il triennio 2018-2020 ad eccezione della previsione per l'inflazione del prossimo anno, rivista leggermente al ribasso, e di quella per la crescita di quest'anno, al contrario, rivista lievemente al rialzo.Il livello dei prezzi al consumo nei prossimi anni resterà comunque al di sotto del target Bce di circa il 2%.Nelle nuove stime trimestrali elaborate dallo staff di Francoforte, e diffuse oggi, la previsione di crescita per il 2018 è stata alzata a 2,4% dal precedente 2,3% di dicembre.Al contrario, le stime per i prezzi al consumo relativi al 2019 sono state tagliate a 1,4% da 1,5% di dicembre.Per il resto i livelli sono rimasti invariati: la stima di crescita del 2019 è stata confermata a 1,9% e quella del 2020 a 1,7%.La stima dell'inflazione 2018 è rimasta a 1,4% e quella per il 2020 a 1,7%.In linea con le attese di mercato e analisti, il consiglio direttivo Bce conferma i tassi di riferimento ai minimi storici e l'impegno a proseguire il programma di quantitative easing al ritmo mensile di 30 miliardi di euro fino a settembre di quest'anno, o anche oltre se sarà necessario.Lo si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione di politica monetaria che conferma il tasso di rifinanziamento principale a zero, quello sui prestiti marginali a 0,25% e quello sui depositi overnight a -0,4%.Importante modifica alla 'forward guidance' della banca centrale: eliminato il riferimento alla possibilità di potenziare il programma degli acquisti in termini di durata e/o importo in caso l'inflazione non dovesse procedere in linea agli obiettivi fissati da Francoforte.Resta invece valido l'impegno a reinvestire i fondi derivanti dal rimborso di titoli acquistati nel Qe nel programma per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di asset, e in ogni caso finché sarà necessario.Pubblicato venerdì scorso, l'ultimo sondaggio Reuters dava 40 su 56 degli economisti interpellati del parere che entro giugno Francoforte avrebbe abbandonato l 'orientamento espansivo sul Qe.

AUTOGRILL

Nel 2017 il gruppo Autogrill realizza ricavi pari a 4.594,6 milioni, in progresso dell’1,7% rispetto al 2016.Per contro diminuiscono sia l'Ebitda (-3,1% a 399 milioni ) sia l'Ebit (-7,9% a 185,2 milioni)L'utile netto si riduce del 2% a 96,2 milioni.L'indebitamento finanziario netto si attesta a 544 milioni, in calo di 34 milioni rispetto all'ammontare di fine 2016.

"Il 2017 è stato un altro anno positivo: il gruppo ha continuato a crescere con una solida performance like for like in tutte le regioni. Il portafoglio contratti è salito a 36 miliardi di euro, con il ragguardevole risultato di 10 miliardi di euro di vincite e rinnovi nel solo 2017. Le efficienze realizzate hanno consentito un importante miglioramento dei margini", ha sottolineato l'ad, Gianmario Tondato da Ruos. "Per il 2018, contiamo di essere nella migliore delle posizioni per sfruttare il positivo momento di mercato. Continueremo a perseguire una crescita profittevole migliorando ulterioremente i margini, con l'obiettivo di mantenere gli impegni che abbiamo preso nei confronti dei nostri azionisti".

BORSA USA

Un'altra seduta positiva per gli indici americani che si mettono alle spalle le paure per lo scoppio per un eventuale guerra commerciale planetaria.
Il presidente americano ha confermato l'esenzione indefinita per Canada e Messico, allargando ad altri Paesi la possibilita' di negoziare altre esclusioni.
Wall Street ha digerito con entusiasmo la notizia e spinto gli indici al rialzo nel finale di seduta.
Tutti gli indici principali guadagnano lo 0,4% con il Russell 2000 che continua, invece, a sovra performare  (+0,6%) da diverse sedute.
Continua lo scivolone del VIX che perde sei punti percentuali e termina a 16 punti e mezzo.
I titoli del settore metalli coinvolti (alluminio ed acciaio) nell'imposizione di tariffe all'importazione perdono in media due punti percentuali.
Toys 'R' Us, ex multinazionale del giocattolo in bancarotta controllata allo scorso settembre, ha annunciato che chiudera' probabilmente l'attivita' non trovando alcun compratore interessato a rilevare il business.
Snapchat, il concorrente social di Instagram, ha comunicato che licenziera' 120 unita' che si sommano alle poche decine usciti gia' ad inizio anno.

BORSA GIAPPONE

La banca centrale ha lasciato invariata la politica monetaria al termine del proprio meeting, confermando il target di -0,1% per i tassi a breve e di zero sui titoli di Stato decennali.
Il governatore, HaruhikoKuroda, ribadisce la visione positiva sull'economia e l'idea che la linea ultraespansiva adottata riuscirà a ricondurre l'inflazione verso il target."Nelle nostre previsioni trimestrali diffuse a gennaio, il consiglio di Banca del Giapponeprevede che l'inflazione raggiunga il 2% nell'anno fiscale 2019", ha detto Kuroda.
"Ma abbiamo anche detto che c'è un elevato grado di incertezza sulle prospettive in termini di attese inflazionistiche", ha aggiunto. "Anche se il target verrà raggiunto durante l'anno fiscale 2019, questo non significa che usciremo immediatamente dalla politica ultra-espansiva".

CINA 

Secondo quanto comunicato dall'Ufficio nazionale di Statistica di Pechino, in Cina l'inflazione e' aumentata nel mese di febbraio al 2,9% annuo, oltre le attese (+2,5%), dall’1,5% del mese precedente.
L‘indice dei prezzi alla produzione e' sceso invece del 3,7% su anno (confermando sostanzialmente le previsioni degli economisti), dato inferiore rispetto al +4,3% di gennaio.

BPER

ll board di Bper, riunitosi ieri, ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, i cui risultati erano gia' stati resi noti al mercato lo scorso 8 febbraio.
Lo scorso esercizio e' stato archiviato con un utile netto consolidato di 176,4 milioni (14,3 milioni nel 2016).
Il cda proporra' all'assemblea degli azionisti, fissata per il prossimo 14 aprile, la distribuzione di un dividendo per azione di 0,11 euro (0,06 euro l'anno precedente), per un ammontare complessivo di 52,9 milioni. Una remunerazione che, se approvata dai soci, partira' il prossimo 23 maggio 2018 (con stacco della cedola il 21 maggio e record date il 22 maggio).

TELECOM

Stamattina Goldman Sachs ha promosso il giudizio a Buy da Neutral. RBC ha rafforzato il giudizio Outperform, alzando il target price a 1,30 euro da 1,20 euro.
A sostenere gli acquisti sono le attese speculative dopo le indiscrezioni di stampa. Grazie a derivati e opzioni, il fondo attivista Elliott sarebbe salito al 10% del gruppo e forse di più.
Elliott non intende scalare Tim ma, attraverso un'operazione 'market friendly', sostituire il modello di gestione di Vivendi, non scevro da conflitti di interessi, e fare di Tim una vera e propria public company con un management indipendente.

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