TRIMESTRALI WELLS FARGO
il più grande erogatore di mutui negli Usa (un colosso con una capitalizzazione da 220 miliardi) ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con utili in crescita del 13% dopo aver ridotto l'ammontare che aveva precedentemente accantonato come prestiti esigibili ma che non riusciva a riscuotere. Wells Fargo ha registrato nel 3* trimestre solo un modesto incremento dell'1% del margine di interesse su base annua a 10,7 miliardi di dollari. Ma la crescita dei prestiti underlying e' stata forte, segno che l'istituto di credito potrebbe contro-bilanciare l'aumento dei tassi di interesse a breve termine. I prestiti totali hanno visto un aumento del 4% a 812,3 miliardi di dollari rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. La societa' ha attribuito il dato positivo alle acquisizioni nel settore immobiliare da 5,2 miliardi di dollari, ai prestiti nell'area commerciale e industriale (+7,6%), nel settore auto (+8%) e alle carte di credito (+7,4%)

L'utile netto è aumentato a 5,32 miliardi di dollari, pari a 99 centesimi per azione, dai 4,72 miliardi, ovvero 88 centesimi per azione, di un anno fa. Gli analisti stimavano utili per azione a 0,97 dollari.

Il buon risultato, però, è stato ottenuto tagliando gli accantonamenti sulle sofferenze per 4,6 miliardi di dollari. Well Fargo ora conta uno stock di prestiti deteriorati pari a 20,7 miliardi.

I ricavi sono stati pari a 20,5 miliardi di dollari, in crescita dai 21,2 miliardi di un anno fa.

Il Tier I (indice di solidità patrimoniale) è pari al 10,6% meglio del 9,5% stimato dagli analisti.

Il giudizio degli analisti è piuttosto contrastato: uno su due ha una raccomandazione d'acquisto, il resto si suddivide tra neutral e sell.

Il target price medio è fissato a 46 dollari.