Monti censura commenti di Maria Fekter

Giugno 13, 2012

 

Super-MarioMonti Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha criticato seccamente le parole con cui il ministro delle Finanze austriaco ha accennato oggi alla possibilità che l'Italia ricorra a un piano di salvataggio europeo.
"Siccome considero del tutto inappropriato che un ministro delle Finanze di uno Stato membro dell'Unione commenti in questo modo la situazione di un altro Stato membro, mi astengo dal commentare a mia volta le parole del suddetto ministro", ha detto Monti in riferimento alle parole di Maria Fekter.In una intervista alla televisione austriaca il ministro ha detto stamattina che "può essere che l'Italia possa anche chiedere un aiuto, visti i tassi elevati che paga già per rifinanziarsi sul mercato".Successivamente la Fekter ha cercato di raddrizzare il tiro dicendo: "Non abbiamo indicazioni che l'Italia farà una richiesta. Non vedo questo".I ministri finanziari della zona euro hanno concordato sabato lo stanziamento di un prestito fino a 100 miliardi di euro per la ricapitalizzazione della banche spagnole.L'intervento è stato considerato da molti investitori come l'ennesimo cerotto applicato alla zona euro che da due anni e mezzo combatte contro le turbolenza della crisi del debito sovrano.La Fekter ha anche spiegato che le risorse finanziarie dei fondi salva-Stato, già provati dai salvataggi di Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna, potrebbero essere insufficienti per gestire una emergenza anche in Italia.I tassi di interesse dei titoli spagnoli a 10 anni oggi hanno toccato quota 6,81%, il livello più alto dal lancio dell'euro nel 1999. Gli investitori sono anche preoccupati per l'esito delle elezioni in Grecia che, domenica prossima, potrebbero determinare la rimanenza o meno di Atene all'interno dell'euro.
"Le vicende degli ultimi giorni spero portino a tutti questo messaggio: la situazione rimane difficile, difficilissima in Europa e anche nel nostro Paese", ha detto il vice ministro all'Economia Vittorio Grilli.
SITUAZIONE BANCHE ITALIA DIVERSA DA QUELLA SPAGNOLA
L'agenzia di rating Fitch ha osservato oggi che la situazione delle banche italiane è molto diversa da quelle degli istituti di credito spagnoli.Anche se il disavanzo e il tasso di disoccupazione dell'Italia sono inferiori a quelli della Spagna, e gli istituti di credito italiani non sono esposti alla bolla immobiliare che ha colpito quelli iberici, sono forti gli interrogativi sulla capacità di resistenza dell'Italia in piena recessione.Se l'economia non riprende a crescere dopo oltre 10 anni di stagnazione, Roma incontrerà crescenti difficoltà a ridurre il suo debito, ormai a quota 2.000 miliardi, o al 120% di quanto prodotto dal Paese in un anno.Sia il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, che il banchiere Bce Christian Noyer e il ministro delle Finanze francese Pierre Moscovici hanno sollecitato passi rapidi verso una unione bancaria della zona euro.In un'intervista al Financial Times Barroso ha proposto la creazione entro l'anno prossimo di un'unione bancaria con poteri attribuiti a un'agenzia transfrontaliera di supervisione dei principali istituti di credito Il piano comprenderebbe anche uno schema regionale di garanzia dei depositi e un fondo di salvataggio finanziato dalle imposizioni sulle istituzioni finanziarie. Esso potrebbe essere attuato entro il 2013 senza modificare i trattati europei, ha detto il presidente della Commissione.Fonte reuters

 

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