Rumors e news del 29 maggio

Maggio 29, 2019

FCA

Nissan si è espressa sulla proposta di fusione con Renault "potrebbe presentare delle opportunità, ma voglio valutarla più da vicino dal punto di vista di Nissan", ha affermato l'amministratore delegato della casa giapponese, Hiroto Saikawa. L'operazione ha già ricevuto il via libera dalla Francia, "è una grande opportunità per Renault", ha detto il ministro francese dell'economia e delle finanze Bruno Le Maire in una intervista radiofonica riportata da Bloomber. Lo Stato, ha precisato il ministro, manterrà il 7,5% della nuova entità post fusione e vigilerà sugli interessi nazionali. In seguito all'annuncio è migliorato il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg. Ora sono 12 gli analisti che raccomandano l'acquisto su 27 pareri raccolti. Target medio 16,1 euro.

TELECOM

Mancano i dettagli finali e le firme, per i quali potrebbe volerci ancora una settimana di tempo o forse due. Ma, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza l''offerta inviata a Tim da F2i per Persidera sarebbe stata ormai accettata. Il fondo infrastrutturale ha valutato fin dall''inizio 240 milioni il 100% della societa'' che controlla cinque multiplex (i canali tv per la trasmissione del digitale terrestre), i cui azionisti sono Telecom Italia (70%) e Gedi (30%). L''ad Luigi Gubitosi si appresta quindi a chiudere la prima operazione straordinaria da quando e'' alla guida del gruppo tlc. Gli altri dossier aperti, entrambi in corso di definizione, riguardano l''accordo con Open Fiber per arrivare alla creazione di un''unica rete di fibra ottica e quello con Vodafone per lo sharing delle torri di trasmissione tlc (controllate da Inwit ). Tornando a Persidera, il via libera a 240 milioni implicherebbe un incasso per Tim di 168 milioni, rispetto ai circa 133 milioni iscritti a bilancio dalla societa'' tlc. Per Gedi (Espresso) si tratterebbe invece di un incasso di 72 milioni, che si confronta con gli oltre 90 milioni iscritti a bilancio. Resta da capire quale posizione prendera'' Gedi , che detiene un diritto di prelazione sulla vendita della quota di Persidera e in passato aveva gia'' bocciato i tentativi di cessione avviati da Telecom, in un caso dicendo no a una proposta arrivata proprio da F2i in tandem con Rai Way . Per il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli si tratta di un''operazione in linea con il focus sul business delle torri di trasmissione, certificato dall''opa lanciata insieme a Mediaset su Ei Towers che si e'' conclusa con successo lo scorso ottobre. 

BANCHE

Le banche italiane hanno sostenuto ad aprile il debito del Paese, aumentando in un mese l''esposizione da 395,7 a 403 miliardi. Cosi'' e'' stato raggiunto il livello massimo degli ultimi due anni: in questo periodo non era mai stata superata quota 400 miliardi, che invece e'' stata oltrepassata in modo ininterrotto tra maggio 2013 e ottobre 2016. quanto emerge dai dati pubblicati ieri dalla Bce. Le banche, scrive MF, si sono spesso trovate a un bivio per quanto riguarda gli investimenti in titoli di Stato italiani. L''aumento dei tassi dei bond pubblici comporta perdite a livello patrimoniale per i titoli che la banca non programma di detenere fino alla scadenza. Gli acquisti degli istituti di credito possono frenare l''impennata nei tassi: nello stesso tempo, pero'', fanno aumentare il legame tra capitale e andamento di Bot e Btp (un fenomeno che pero'' e'' stato contrastato in parte dai banchieri aumentando la quota di titoli da detenere fino alla scadenza). Finora le banche italiane hanno scelto di mantenere o aumentare le esposizioni: basti pensare che a fine 2017 era stato toccato il punto di minimo degli ultimi anni, a quota 334 miliardi (il dato Bce e'' a valori di mercato). Da allora c''e'' stato un incremento dei portafogli per quasi 70 miliardi, che ha protetto lo spread e compensato l''uscita degli investitori esteri, impauriti dall''evoluzione dei conti pubblici italiani. A marzo il governatore della Banca d''Italia Ignazio aveva precisato che soprattutto istituti piccoli e cooperativi erano attivi negli acquisti di bond. Le maggiori dieci banche italiane hanno circa 200 miliardi di titoli del Tesoro, quindi meta'' dell''esposizione complessiva.

MEDIASET

-Mediaset ha acquistato il 9,6% del capitale sociale del broadcaster tedesco ProSiebenSat.1 Media, corrispondente a diritti di voto fino al 9,9% del capitale votante, escludendo le azioni proprie. I rapporti tra i due Gruppi, spiega una nota, sono gia'' proficui e operativi: Mediaset Italia e Mediaset Espana sono da tempo alleate con ProSiebenSat.1 in European Media Alliance (Ema), un''intesa che mira a sviluppare economie di scala indispensabili per il futuro della tv europea. "L''ingresso amichevole in ProSiebenSat.1 e'' una scelta di lungo periodo per creare valore in una logica sempre piu'' internazionale", commenta l''a.d. di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. "E rafforza i nostri rapporti industriali. Mediaset investe con orgoglio nel futuro della tv free europea. E proprio pensando al futuro, l''ingresso anche nell''azionariato di ProSiebenSat.1 e'' una dimostrazione concreta di stima da parte del Gruppo Mediaset per l''attuale management. Il veloce processo di globalizzazione che condiziona lo scenario internazionale vede infatti noi operatori media europei nella necessita'' di unire le forze per continuare a competere o anche solo resistere in termini di identita'' culturale europea a eventuali ingressi ostili dei giganti globali. E'' con questo spirito di collaborazione e visione comune che Mediaset, societa'' leader in Italia e Spagna, ha investito in ProSiebenSat.1. Un investimento che, ne siamo certi, creera'' valore tangibile per entrambi i gruppi". ProSiebenSat.1 Media e'' uno dei piu'' grandi gruppi televisivi in Europa con posizione di leadership in Germania, Austria e Svizzera. Ha un azionariato diffuso ed e'' quotato alla Borsa di Francoforte. L''investimento non avra'' alcun effetto sulle valutazioni che il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, previsto il prossimo 25 luglio, dovra'' effettuare in merito alla proposta di distribuzione di dividendi che dovra'' essere sottoposta ad un''eventuale nuova Assemblea degli azionisti. 

ITALGAS

In attesa che siano assegnati gli atem di Belluno e Aosta, Italgas si scalda in vista della prossima gara gas, quella per Torino 1, tra gli ambiti territoriali piu'' grandi in Italia. Si tratta, scrive MF, di un atem da circa 560 mila punti di riconsegna con una rete di 1.978 km. Il valore della gara e'' di oltre 953 milioni e il gruppo guidato dal ceo Paolo Gallo figura attualmente come unico operatore presente. L''analisi costi-benefici evidenzia per i 12 anni di concessione investimenti complessivi per 209,845 milioni, costi di gestione per 216,665 milioni e ricavi per 658,421 milioni, per un introito stimato in 231,910 milioni. Ma tra gli impegni di Italgas vi e'' anche la questione della metanizzazione della Sardegna e la relativa necessita'' per la regione di procedere alla perequazione tariffaria rispetto al Continente. Un caso energetico sempre piu'' al centro dell''attenzione, tanto che lunedi'' nove deputati del Pd hanno depositato un''interrogazione parlamentare destinata a Mise, Minambiente e Mit in cui chiedono di indire un tavolo istituzionale per ottenere una serie di delucidazioni tra cui il phase-out del carbone e lo stato di avanzamento sul progetto di metanizzazione della Sardegna. 

NEODECORTECH

La società è stata premiata con l’Aim Award 2019 per i risultati di bilancio. Il riconoscimento è stato assegnato da Milano Finanza in concomitanza con l’Aim Conference di Borsa Italiana.Neodecortech è l’azienda che, fra quelle di maggiori dimensioni presenti all’evento, ha ottenuto, nel corso del 2018, la migliore redditività. Lo scorso anno, l’utile netto rettificato ha raggiunto la cifra di 7,3 milioni di euro, crescendo del 52% su base annua (4,8 milioni nel 2017).Il risultato, si legge nella nota diffusa dalla società, è stato determinato dall’applicazione del modello di business verticale ed integrato, e dalla sempre maggiore focalizzazione su prodotti a maggiore marginalità. 

CDP

Cdp diventa l''azionista di maggioranza assoluta di Sia. La cassa, scrive il Messaggero, sale all''83,11% a livello di gruppo e al 65,8% in trasparenza e comunque acquisisce un peso per esercitare il coordinamento e controllo di sia decidendone le strategie: in primis la possibile fusione con Nexi con sbarco in borsa, altrimenti ipo diretta.

CLASS E.

-Si e'' riunita a Milano, in sede ordinaria, l''Assemblea degli Azionisti di Class E. (che assieme a DowJones&Co. controlla questa agenzia). L''Assemblea, spiega una nota diffusa ieri in serata, ha approvato il bilancio d''esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. Il bilancio consolidato si e'' chiuso con una perdita di pertinenza del gruppo di 8.374 migliaia di euro; il bilancio d''esercizio con un risultato netto dopo le imposte negativo per 11,06 milioni di euro. L''Assemblea ha deliberato di rinviare a nuovo la perdita d''esercizio. E'' stata inoltre approvata la Relazione sulla Remunerazione, ai sensi dell''art. 123-ter del D. Lgs. N.58/1998. L''Assemblea ha approvato la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale che rimarranno in carica sino all''approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021. Compongono il Cda 17 amministratori: Giorgio Luigi Guatri (Presidente), Paolo Andrea Panerai, Luca Nicolo'' Panerai, Nicoletta Costa Novaro, Maria Martellini, Paolo Cuccia, Gabriele Capolino, Angelo Riccardi, Samanta Librio, Maria Grazia Vassallo, Paolo Angius, Beatrice Panerai, Angelo Sajeva, Vincenzo Manes, Filippo Aleotti, Mariangela Bonatto, Pierluigi Magnaschi. Il Collegio Sindacale e'' formato da Mario Medici (Presidente), Laura Restelli, Vieri Chimenti (Sindaci effettivi) e da Francesco Alabiso e Paolo Andrea Valentino (Sindaci supplenti). E'' stata anche deliberata l''autorizzazione all''acquisto e alla disposizione delle azioni proprie, con contestuale revoca della precedente. L''Assemblea ha quindi deliberato di dare mandato al Consiglio di Amministrazione, e per esso al Presidente, ai Vice-Presidenti e all''Amministratore Delegato, disgiuntamente tra loro, di procedere, ai sensi e per gli effetti dell''art. 2357 C.C., all''acquisto, in una o piu'' tranches e per un periodo di 18 mesi dalla data della presente deliberazione, di azioni proprie di categoria "A" entro il limite del 10% del capitale sociale, e comunque entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall''ultimo bilancio regolarmenteapprovato; di fissare il prezzo unitario di acquisto minimo in un importo corrispondente alla parita'' contabile, essendo le azioni prive del valore nominale, e massimo in misura non superiore al 20% della media aritmetica del prezzo ufficiale di Borsa nei tre giorni di trattazione precedenti a quello in cui viene effettuata l''operazione di acquisto e comunque, di quanto previsto dall''art. 5, comma 1, del Regolamento (CE) 2273/2003 della Commissione Europea del 22 dicembre 2003. Gli acquisti dovranno essere effettuati ai sensi della lettera b) art. 144 bis Regolamento Consob 11971/99 sul Mercato Telematico Azionario con le modalita'' stabilite dalla Borsa Italiana, al fine di rispettare la parita'' di trattamento degli azionisti, ma, qualora se ne presentasse l''opportunita'', potrebbero essere effettuati, in tutto o in parte, anche tramite offerta pubblica di acquisto ai sensi della lettera a) del richiamato Regolamento Consob. Tali modalita'' potranno non essere applicate per acquisti di azioni proprie possedute da Dipendenti della societa'', o di sue controllate, assegnate o sottoscritte a norma degli articoli 2349 e 2441, ottavo comma, C.C.; di dare mandato al Consiglio di Amministrazione, e per esso al Presidente, ai Vice - Presidenti e all''Amministratore Delegato, disgiuntamente tra loro, affinche'' nelle forme consentite dalla normativa applicabile possano disporre in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o piu'' volte, anche prima di aver completato gli acquisti di cui sopra, delle azioni proprie acquistate in base alla presente delibera, con facolta'' di stabilire di volta in volta termini, modalita'' e condizioni che saranno ritenuti piu'' opportuni, fermo restando che il prezzo o il valore di trasferimento delle azioni non dovra'' comportare effetti economici negativi per la societa''; di considerare conseguentemente revocata, a far tempo dalla data della presente delibera, la precedente deliberazione di autorizzazione all''acquisto e alla disposizione di azioni proprie adottata dall''Assemblea degli azionisti del 22 maggio 2018.

ALITALIA

Si stringono i tempi per mettere in sicurezza Alitalia. Il mercato, solitamente cauto, lunedi'' ha cominciato a crederci, premiando i titoli di Atlantia in Borsa. Cosi'' come ci sperano al Tesoro e a Palazzo Chigi. Fs prova a chiudere. Lo scrive Il Messaggero spiegando che ora sono proprio i 5Stelle ad avere fretta: temporeggiare non serve piu'', visto che nemmeno ha pagato elettoralmente. Inoltre il salvataggio della compagnia va definito in poco piu'' di due settimane, ovvero entro il 15 giugno, data entro la quale Ferrovie deve presentare la sua proposta definitiva per l''acquisizione. E sul tavolo, di la'' dei tentativi di depistaggio, tra i possibili partner c''e'' solo la carta Atlantia. Del resto il corteggiamento al gruppo dei Benetton da parte di Fs e'' iniziato da tempo e, se possibile, si e'' intensificato nelle ultime ore. Nulla di ufficiale, precisa il giornale, ma i contatti, ai massimi livelli, non si sono mai raffreddati o interrotti. Piuttosto verranno accelerati visto che proprio al Mise intendono chiudere il dassier. In gioco, al di la'' delle pregiudiziali ideologiche da superare, ci sono 11 mila posti di lavoro (oltre 20 mila se si pensa a tutto l''indotto) che rischiano di essere dimezzati in caso di un ulteriore rinvio. L''avanzata della Lega, favorevole all''arrivo del gruppo Atlantia - societa'' che garantirebbe, ovviamente insieme a Fs, i livelli occupazionali e un assetto stabile ad Alitalia - rischia di spiazzare ancora una volta il vice premier Luigi Di Maio. Cosi'' l''apertura del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli del 3 maggio scorso puo'' trasformarsi in qualcosa di concreto. Di certo, come piu'' volte ripetuto dal gruppo di Ponzano Veneto, spettera'' al governo fare un passo avanti ufficiale, eliminando tutti i paletti, politici e tecnici, che hanno impedito fino ad oggi alla trattativa di decollare. Dalle garanzie sull''avvio della Gronda di Genova a quelle sulle concessioni autostradali. A tenere la trattativa viva e'' rimasta di fatto solo Fs, regista dell''operazione, che ha continuato a limare il piano industriale, condividendo in maniera non ufficiale proprio con Atlantia gli obiettivi strategici: incremento dei voli intercontinentali, potenziamento della flotta sul lungo raggio, focalizzazione sulle sinergie treno-aereo esviluppo di Fiumicino. Bisognera'' adesso vedere se Atlantia decidera'' di impegnare 300 milioni e di avviare una grande operazione di sistema in una cornice di regole chiare e trasparenti. I nodi da sciogliere, oltre a quello politico che e'' in mano al premier Giuseppe Conte chiamato a trovare una sintesi, riguardano anche la governance della Nuova Alitalia e la strategia per attaccare il mercato. Ma di questo se ne riparlera'' solo dopo il via libera formale dei 5Stelle e l''ok, posto che arrivi, dei Benetton. 

PharmaNutra

Lo scorso 24 maggio Kairos Partners Sgr ha superato la soglia di rilevanza pari al 5% del capitale di PharmaNutra. 
In particolare, il suddetto azionista detiene 499.259 azioni della societa', pari al 5,16% del relativo capitale sociale. 
Gli altri azionisti titolari di una partecipazione superiore al 5% sono Andrea Lacorte (32,21% del capitale; 3.118.334 azioni detenute), Roberto Lacorte (23,95% del capitale; 2.318.833 azioni) e Beda (11,31% del capitale; 1.094.993 azioni).

MAPS

La società è stata premiata per la miglior performance dalla quotazione nel corso degli MF Aim Italia Award. Maps ha cominciato le negoziazioni il 7 marzo 2019 al prezzo di 1,9 euro, arrivando in poco tempo all’attuale prezzo (4,7 euro la chiusura di martedì 28). 

Il prezzo massimo è stato raggiunto il 22 maggio, giorno in cui il titolo ha chiuso a 5,28 euro. 

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