Rumors e news del 3 luglio

Luglio 3, 2019

CARIGE

Per Carige occorre una soluzione industriale e al momento non ci sono le condizioni per un intervento di Bper Lo dice in un intervista al Sole 24 Ore Carlo Cimbri, amministratore delegato del gruppo Unipol  che è appena salito al 19,9% nell'azionariato Bper. Quanto alla prospettiva di ulteriore consolidamento nel settore bancario, il numero uno Unipol e primo azionista Bper ritiene che sia prematuro parlare di un coinvolgimento Bper.Cimbri aggiunge che l'Italia ha comunque bisogno di "un'altra grande banca nazionale oltre a Intesa Sanpaolo".

EBA

-Le principali banche dell''Unione Europea dovrebbero far fronte a uno shortfall patrimoniale complessivo di 135 miliardi di euro per aderire ai requisiti definitivi previsti da Basilea 3 entro il 2027, secondo un''analisi di impatto dell''Eba (l''Autorita'' Bancaria Europea). Le nuove regole, scrive MF, si tradurranno in un incremento del 24,4% dei requisiti minimi di capitale (Mrc), anche se l''impatto sara'' piu'' ingente sui gruppi nordici, francesi e tedeschi e piu'' limitato per quelli italiani. Il deficit si ridurrebbe a 58,7 miliardi di euro se le banche europee mantenessero profitti (sulla base dei dati 2014-2018) per tutto il periodo di transizione. L''impatto sul capitale (non e'' stato considerato il requisito Mrel) e'' quasi interamente guidato da grandi banche attive a livello globale. L''impatto sulle banche di medie dimensioni e'' limitato all''11,3% in termini di Mrc, con un deficit di 900 milioni di euro, e alle banche di piccole dimensioni al 5,5% di Mrc con un deficit di 100 milioni di euro. Il lavoro risponde a una richiesta di consulenza della Commissione Europea. L''Eba pubblichera'' un nuovo rapporto entro fine luglio e un''analisi sugli effetti sull''economia con Bce a settembre. L''autorita'' ha presentato ieri in un''audizione pubblica i risultati della valutazione dell''implementazione di Basilea 3, che comprende uno studio di impatto quantitativo (Qis) basato su dati di 189 banche dell''Ue e una serie di indicazioni politiche riguardo a rischio di credito e operativo, output floor e operazioni di finanziamento di titoli. L''Eba sta ultimando le raccomandazioni all''Unione Europea su come gli elementi mancanti di Basilea 3 dovrebbero essere introdotti nei Paesi Ue: tra le proposte c''e'' quella di eliminare il fattore di ponderazione speciale per i prestiti alle pmi.

TELECOMUNICAZIONI

-Corsia veloce per il golden power sul 5G. Dopo che lo scorso marzo il settore e'' stato inserito tra quelli tutelati dai poteri speciali dello Stato, perche'' potenzialmente sensibile per la difesa e la sicurezza nazionali, ora e'' in arrivo un decreto per la semplificazione delle modalita'' di notifica delle operazioni e per lo snellimento delle istruttorie in base alle quali il governo decide se esercitare o meno le sue prerogative. In particolare, scrive MF, il dpcm in corso di elaborazione dovrebbe prevedere notifiche piu'' o meno snelle in base all''attivita'' svolta o al tipo di infrastruttura interessata e la possibilita'' di procedure e termini speciali in particolari circostanze. Bisogna ricordare che la decisione di inserire il 5G tra i comparti protetti dal golden power e'' stata presa la primavera scorsa, in coincidenza dell''intesa siglata dall''esecutivo italiano con il governo cinese per aderire alle iniziative per il rilancio della Nuova Via della Seta, e che i poteri speciali si applicano soltanto qualora a essere coinvolti siano soggetti extra-europei. L''obbligo di notifica copre pero'' un ampio spettro di attivita'' e in particolare riguarda contratti o accordi per "l''acquisto di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi" 5 G, si legge nel decreto. Inoltre il governo deve essere preventivamente avvertito anche in caso di acquisto di componenti ad alta intensita'' tecnologica relativi alle reti broadband. Infine, il faro del governo si accende anche su "elementi indicanti la presenza di fattori di vulnerabilita'' che potrebbero compromettere l''integrita'' e la sicurezza delle reti e dei dati che vi transitano". Insomma, l''attenzione e'' massima, come dimostra l''esercizio dei poteri speciali, con l''imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione al recente accordo Fastweb-Samsung per un progetto-pilota sul 5G a Bolzano e Biella.

GO INTERNET

La cinese ZTE, società leader nella fornitura di servizi e prodotti per le telecomunicazioni, ha presentato a Shangai le soluzioni varate per il 5G, confermando l’interesse verso la nuova tecnologia. Nei primi sei mesi del 2019, il nuovo smartphone ZTE, potenziato grazie al 5G, è stato annunciato in Cina, Germania, Emirati Arabi Uniti, Finlandia e Austria. ZTE ha illustrato gli scenari applicativi del 5G nell’ambito consumer, come la realtà aumentata, il cloud gaming, la riproduzione video 4K e i live stream ad alta definizione. Il costante interesse dimostrato dai big del settore nel confronti del 5G è un fattore positivo per Go Internet, che detiene le frequenze in banda 3.5 - 3.6 gigahertz, prorogate fino al 2029, su cui viaggerà la nuova tecnologia. Grazie a un’alleanza con Linkem, la società sta trasformando la propria rete in una rete 5G ready

INTRED

L' operatore di telecomunicazioni Intred ha sottoscritto rilevanti accordi con GTT e RETELIT per l' acquisizione del diritto d' uso, per 15 anni, di circa 300 km di fibra ottica spenta. 
Tale operazione consentira' ad Intred di sviluppare ulteriormente la propria rete in Lombardia con importanti ricadute sulle vendite di connettivita' in fibra ottica nelle provincie di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Como. 
L' implementazione della nuova infrastruttura comportera' anche l' acquisto di apparati di rete di ultima generazione portando l' investimento complessivo a circa 1 milione. La consegna delle infrastrutture e' prevista nel prossimo autunno. 
Questa operazione, unitamente allo sviluppo diretto della rete, proiettera' la lunghezza complessiva del network oltre i 3.000 km entro la fine del 2019, rispetto ai 2.170 Km registrati lo scorso 31 marzo 2019. 
Daniele Peli, Co-Founder e Amministratore Delegato di Intred S.p.A., ha commentato: ' Questi accordi, unitamente ai precedenti accordi con TIM e Open Fiber, si inseriscono pienamente nella strategia di crescita programmata dalla societa' in fase di IPO che ha consentito di raccogliere nuovi capitali. Il nostro obiettivo rimane sempre quello della crescita dell' offerta infrastrutturale per consentire di offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni di connettivita' disponibili' .

UE

Due donne per la prima volta al vertice della Commissione Ue e della Bce. Il nuovo presidente della Commissione sara'' Ursula Von der Leyen, tedesca del partito popolare, oggi nel governo di Berlino come ministro della Difesa. Il successore di Mario Draghi alla Bce sara'' invece Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale. In precedenza era stata ministro delle Finanze del governo francese tra il 2007 e il 2011, durante la presidenza di Nicolas Sarkozy, mentre tra il 1995 al 2005 ha lavorato come avvocato d''affari negli Usa nello studio Baker McKenzie. Negli ultimi anni, scrive MF, Lagarde ha invitato in piu'' occasioni la Bce a stimolare la crescita con maggiore decisione. Da novembre guidera'' la banca centrale in una fase di rallentamento economico dell''Eurozona: la Bce sara'' probabilmente chiamata a nuove misure per risollevare l''inflazione fino alla soglia obiettivo (sotto ma vicino al 2%). Lagarde potra'' dare maggiore fiducia ai mercati nella gestione del dopo Draghi e nel raggiungimento del target Bce rispetto a Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che era tra i principali candidati per la posizione. La nomina di Lagarde avra'' un''altra conseguenza positiva per l''Italia, che potra'' ambire al posto nel comitato esecutivo oggi occupato dal francese Benoit Coeure'', in scadenza a fine anno. La Francia dovra'' rinunciare alla posizione, che per una regola non scritta e'' stata quasi sempre affidata a tutti i maggiori Paesi, quindi spetterebbe all''Italia. Un risultato meno positivo potrebbe riguardare la Commissione. Alla fine l''ha spuntata Von der Leyen, membro della Cdu come Angela Merkel, invece di un oppositore dell''austerita'' come il socialista Frans Timmermans: la corsa dell''olandese al vertice dell''esecutivo Ue e'' stata bloccata dai Paesi di Visegrad e dall''Italia, che ha lamentato di essere stata esclusa dal processo decisionale. Il paradosso e'' che ieri l''unica astenuta su Von der Leyen e'' stata proprio la Germania, perche'' Merkel non aveva il sostegno della coalizione di governo (l''Spd era contraria). Le presidenze di Bce e Commissione erano le due cariche piu'' importanti e sono finite a Germania e Francia. Il Consiglio Europeo di ieri ha nominato pero'' anche il suo presidente, ovvero il premier belga Charles Michel (al posto di Donald Tusk), e l''Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, ovvero lo spagnolo Josep Borrell Fontelles (che prende l''incarico di Federica Mogherini). I primi vicepresidenti della Commissione saranno Timmermans e la danese Margrethe Vestager. "Penso di incoraggiare Ursula von der Leyen a proporre un equilibrio geografico appropriato per la squadra dei suoi vicepresidenti, e credo che l''Europa dell''Est, Centrale e l''Italia dovrebbero essere coinvolti processo", ha detto ieri Tusk. Roma potrebbe ottenere un vicepresidente e un commissario economico. Il premier Giuseppe Conte ha espresso un cauto ottimismo per la Concorrenza, in questi anni guidata da Vestager.

BANCHE

Il trasferimento delle sofferenze dalle ex Banca Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti alla Rev Gestione Crediti e'' stato il primo atto del grande processo di derisking del sistema bancario italiano. Un atto molto concitato in quelle settimane finali del 2015 quando si discusse a lungo sul prezzo di cessione degli attivi, inizialmente fissato al 17% del nominale e poi alzato al 22%. Quei crediti, si legge su MF, sono in parte ancora oggi in carico alla societa'' controllata da Bankitalia e guidata da Salvatore Immordino, che ormai da tre anni ne sta curando il delicato processo di dismissione e di recupero. Rev ha chiuso il 2018 con una perdita di 41,8 milioni rispetto al rosso da 8,7 milioni segnato alla fine dell''esercizio precedente. Un risultato su cui pesa il giro di vite sulle valutazioni del portafoglio: la societa'' ha infatti iscritto a bilancio rettifiche per 180,6 milioni a seguito di aggiornate valutazioni dei crediti, condotte dai nuovi gestori (interni o servicer) per un''ampia porzione del portafoglio e basate su un modello per la parte residua, incluse le esposizioni di minore entita''. Nella relazione di bilancio la societa'' puntualizza che tali rettifiche derivano dalla scelta prudenziale di adottare un approccio valutativo imperniato sulle attese di incasso (in termini di importi e di tempi) derivanti da procedure di recupero coattivo. "Tale approccio", procede il documento, "non tiene dunque conto degli effetti positivi connessi a soluzioni transattive, quali quelle sovente adottate dalla societa'' nel triennio 2016-18. Ove tale tipologia di soluzioni potesse essere nuovamente adottata con successo anche nel prossimo futuro, cio'' potrebbe condurre a recuperi superiori a quelli incorporati nelle attuali valutazioni di bilancio". Le svalutazioni, precisa inoltre il bilancio, risentono inoltre del fatto che Rev, per effetto dei provvedimenti assunti dall''autorita'' di risoluzione nell''ambito del processo di vendita sul mercato delle good bank, non ha ottenuto dagli enti ponte le garanzie che normalmente assistono le cessioni di crediti deteriorati e ha inoltre assunto su di se'' i rischi derivanti da contenziosi promossi da debitori e garanti. 

GDO

Utile in frenata per Esselunga, che pero'' riesce salvare il rating dal taglio di Standard & Poors e intanto prepara anche il terreno per la successione dell''amministratore delegato Carlo Salza. Nonostante un fatturato in aumento del 2,1% a 7,91 miliardi di euro, che diventano 7,74 considerando rettifiche per un valore complessivo di 170,8 milioni, la catena di grande distribuzione ha archiviato il 2018 con profitti in calo del 6,27% a 286,6 milioni di euro contro i 305,8 registrati nell''anno precedente. Un risultato, scrive MF, che la stessa azienda attribuisce principalmente alle minori imposte sostenute negli esercizi precedenti, quando non c''erano gli standard Ifrs, e all''aumento degli oneri finanziaria da 18,1 a 32 milioni in scia all''acquisizione degli immobili di La Villata, finanziata con un''emissione obbligazionaria da 1 miliardo. Scendendo nel dettaglio del conto economico adjusted pubblicato ieri dalla societa'' della famiglia Caprotti, la spiegazione sembra in effetti trovare conferma: nonostante la crescita dei costi del lavoro in scia alla chiusura del contratto collettivo nazionale, il gruppo registra un margine operativo lordo di 710,2 milioni di euro, pari al 9% delle fatturato e in aumento dai 647,9 dello scorso anno (8,4%). Stabile il risultato operativo, salito da 420,6 a 422,9 milioni ma diminuito marginalmente a livello precentuale (da 5,4 a 5,3%) a fronte di maggiori ammortamenti, svalutazioni e minusvalenza su immobilizzazioni, mentre la posizione finanziaria netta rimane negativa per 435,7 milioni ma in recupero rispetto agli 847,5 milioni di passivo al 31 dicembre 2017. Sul fronte investimenti, impiegati 319,5 milioni, con una forte spinta sull''e-commerce, che ha superato i 236 milioni di vendite. Questi numeri hanno convinto anche Standard & Poors, che, dopo aver posto sotto attenzione a gennaio la societa'', alla fine ha deciso di lasciare invariato a Bbb- il proprio giudizio. L''agenzia americana ha precisato che i risultati conseguiti dalla catena possono compensare il rischio di maggior indebitamento per i quali l''aveva sottoposta a creditwatch, un rischio che deriverebbe sia dalle difficili condizioni del settore, con il calo delle vendite degli ipermercati e l''aumento della concorrenza, sia dal piano di riacquisto da 1,5-2 miliardi del 30% in mano ai fratelli Violetta e Giuseppe Caprotti varato da Giuliana Albera e Marina Caprotti, mente moglie e figlia di secondo letto del fondatore e azioniste di maggioranza della holding Supermarkets Italiani. 

SICIT

La societa' ha comunicato che nel corrente mese di luglio i portatori dei ' Warrant SICIT Group S.p.A' possono chiedere il relativo esercizio. 
Il prezzo medio mensile di giugno, pari a 10,1670 euro, e' stato infatti superiore al prezzo strike di 9,50 euro. Il rapporto di esercizio di suddetti warrant per il mese di luglio e' pari a 0,0663.

MEDIASET

Ieri la media company di Cologno Monzese ha ricevuto una comunicazione dall’azionista Vivendi (9,61% del capitale) che, ' nell' interesse di Mediaset e dei suoi azionisti' , ha intimato di convocare senza ritardo una nuova assembla straordinaria per revocare le deliberazioni assunte dall' assemblea straordinaria lo scorso 18 aprile. 
La societa' francese ritene che sudddette decisioni sarebbero invalide per illegittimamente escluso Vivendi dall' esercitare il diritto di voto.

INDEL B.

Nel periodo compreso fra il 26 giugno e il 2 luglio, la società ha acquistato 3.770 azioni proprie, corrispondenti allo 0,065% del capitale sociale, al prezzo medio di circa 23,4 euro, per un controvalore complessivo di oltre 88mila euro. L’operazione è stata effettuata nell’ambito del programma avviato il 15 maggio scorso, che prevede l’acquisto di massime 100mila azioni ordinarie.Indel B ora detiene 16.476 azioni proprie. 

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