RUMORS DEL 26 FEBBRAIO

Febbraio 26, 2018

TELECOMRUMORS DEL 26 FEBBRAIO

TELECOM

Il gruppo di tlc è pronto a bloccare il piano per la joint venture con Canal+ sui contenuti, una mossa legata a un pausa generale alle vicende che potrebbero riguardare Mediaset in vista delle elezioni. Il Cda ha dato mandato all'AD, Amos Genish, per finalizzare la vendita di Persidera a F2i-Raiway, ma una manifestazione di interesse che valorizza di più la società dei multiplex televisivi è giunta dal fondo Usa I Squared. I quotidiani di sabato ricordano che l'offerta F2i-Raiway non soddisfa Gedi , l'altro socio che detiene il 30% di Persidera che per statuto ha il potere di opporsi alla cessione della società.

Il Board di TIM, riunitosi venerdì, ha espresso parere favorevole (a maggioranza) sull'offerta ricevuta per Persidera da F2i/RaiWay (pari a 250 milioni di euro secondo fonti di stampa) e ha incaricato l'a.d., Amos Genish, di chiudere la vendita considerando anche altre possibili offerte. Il riferimento, inserito nel comunicato stampa di TIM, sarebbe a un'offerta, al momento non vincolante, ricevuta proprio venerdì dal fondo di private equity I-squared pari a 290 milioni, secondo indiscrezioni di stampa.

FCA

Secondo il FT, Fiat Chrysler ( eliminerà l'offerta di motori Diesel dalla sua intera gamma e su tutti i vari brand (Jeep incluso). Secondo l'articolo, l'elemento che avrebbe influito sulla decisione è principalmente il costo per lo sviluppo della prossima generazione di motori Diesel (circa il 20% in più rispetto alla generazione attuale). La decisione dovrebbe essere annunciato con il capital market day a Giugno. FCA è stato l'unico produttore di auto ad incrementare la propria quota di Diesel nel 2017 (40,6%) spinto dall'introduzione di nuovi modelli Jeep e la forte performance del mercato italiano dove la quota di mercato dei Diesel è stabile al 56%.

Al Mese 162 vertenze aziendali, 180mila posti di lavoro a rischio

Sono 162 i tavoli di crisi aziendale aperti al Ministero dello Sviluppo, in gioco il lavoro per 180mila persone: i dati 2017 sono i più alti degli ultimi sei anni, con un aumento dei posti di lavoro a rischio che dal 2012 è del +37% sia pur in un quadro che, come indica il Ministero, è di “sostanziale stabilità quantitativa”.

INTESA

Stefano Barrese, responsabile della Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, ripercorre in un'intervista quali saranno le prossime azioni e le prossime sfide di Banca Intesa Sanpaolo, alla luce del nuovo piano di impresa 2018-21.Un piano che, come sottolinea il manager, e' stato ben apprezzato dai mercati finanziari, perche' basato su linee di crescita chiare, accompagnate da una forte attenzione al controllo dei costi, e che sara' attuato tramite una vera a propria trasformazione della banca.Sul fronte della crescita, in uno scenario caratterizzato da tassi di interesse prossimi allo zero, la via dello sviluppo e' stata identificata nel settore assicurativo, dove la banca ha un piano di crescita molto ambizioso. L'obiettivo e' passare dai 400 milioni di premi annui a 2,5 miliardi nel ramo danni.Una rivoluzione anche culturale sia da parte della banca sia della clientela alla quale sara' introdotto il concetto della protezione. Uno sforzo che vedra' la discesa in campo di 220 specialisti assicurativi che avranno il compito di supportare la clientela e formare il personale interno.Quanto all'attivita' caratteristica Intesa Sanpaolo non intende venir meno al proprio ruolo di supporto e finanziamento dell'economia e prevede di erogare nell'arco del piano 250 miliardi di credito a medio e lungo termine a famiglie e imprese di piccole e medie dimensioni.Per quanto riguarda i costi, dove il target e' di portare il cost/income ratio, gia' a livelli di eccellenza europea, dal 50% al 45% a fine piano, i tagli riguarderanno il numero di filiali.'Entro giugno 2019 chiuderemo seicento filiali, come chiesto dalla Bce' osserva Barrese, che precisa che per fine piano le chiusure saranno circa 1100 per arrivare a una rete di 2900 sportelli a fine piano.Una configurazione della banca che prevede lo sviluppo informatico, per la digitalizzazione sono previsti 2,8 miliardi di investimenti La prossimita' con la clientela sara' permessa, oltre che dai nuovi canali, anche da Banca5 che opera gia' in 3000 tabaccherie.Infine per quanto riguarda l'integrazione delle ex banche Venete, Barrese sottolinea che si e' trattato di un'operazione 'grande complessita' e non priva di rischi. Ha rappresentato un test di efficienza, una sfida importante. Non e' stato facile realizzare l’intera migrazione – 2,2 milioni di clienti e 1,5 milioni di conti correnti – nell’arco del weekend dell’Immacolata. Si e' trattato della piu' grande migrazione informativa avvenuta nel nostro gruppo”.Intanto a piazza Affari i titoli di Banca Intesa oscillano attorno alla parita' a quota 3,08 euro, in linea con l'indice di settore.

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