RUMORS E NEWS DEL 10 GENNAIO

Gennaio 10, 2019

RUMORS E NEWS DEL 10 GENNAIO

FCA

Fiat Chrysler paghera'' oltre 700 milioni di dollari per risolvere le cause legali relative al presunto utilizzo da parte della casa automobilistica di software illegale per permettere ai propri veicoli di inquinare oltre i limiti legali. Secondo quanto riporta Reuters, che cita fonti a conoscenza dei fatti, Fca paghera'' 311 milioni usd alle autorita'' della California, 75 milioni usd agli altri stati e 280 milioni usd ai proprietari delle auto.

GO INTERNET

Dal Ces, la fiera della tecnologia di Las Vegas, arriva la conferma: il 2019 sarà l'anno del 5G, una notizia ottima per GO internet che è tra le società di Piazza Affari più esposte sulla banda ultraveloce.Cristiano Amon, amministratore delegato di Qualcomm (produttore di un chip che permette la compatibilità con la nuova rete), ha infatti dichiarato che nei prossimi 12 mesi arriveranno 30 modelli di device, quasi tutti smartphone, dotati di tecnologia 5G.Tra i gruppi che hanno annunciato il lancio di nuovi prodotti compatibili con la banda ultraveloce ci sono Huawei, ZTE e One Plus.Un contesto positivo per GO Internet proprietaria, sino al 2029, della concessione delle frequenze nella banda 3400-3600 MHz, su cui viaggerà il 5G, per Marche ed Emilia Romagna.Un asset che gli analisti di Edison stimano possa valere 51 milioni di euro. Ma il titolo in Borsa capitalizza poco più di 10 milioni.“Il 5G caratterizzerà il prossimo decennio e avrà una forte influenza in numerosi settori con la potenziale creazione di nuovi servizi e nuove aziende e un conseguente aumento della clientela sia consumer che business. Rappresenta quindi un investimento fondamentale per poter crescere e restare competitivi. Grazie all’accordo di frequency sharing con Linkem, stiamo già trasformando la nostra porzione Wimax in una rete commerciale in overlay 5G ready", ha dichiarato Alessandro Frizzoni, amministratore delegato del gruppo.

GENERALI

Lo shopping di Leonardo Del Vecchio su Generali non conosce soste. Attraverso Delfin, il patron di Luxottica, tra il 7 e l'8 gennaio  Del Vecchio ha acquistato due pacchetti da 420.000 azioni ciascuno al prezzo medio ponderato di 14,6886 e 14,7382 euro per azione.Nel frattempo, un altro imprenditore di spicco del panorama italiano, Caltagirone, è salito a 4,78%. Insieme, i due arrivano a sfiorare il 9%. Primo azionista è Mediobanca con il 13%. Al di sopra della soglia rilevante del 3% anche il gruppo Benetton.
Secondo Il Sole 24 Ore si riapre la partita per la presidenza Generali, con il fronte dei soci privati italiani pronto a far valere il peso delle azioni in portafoglio. Sulla lista per il board i giochi sarebbero tutt'altro che chiusi. Galateri, su proposta Vivendi, sarebbe infatti in corsa anche per il cda di Tim.

LA DORIA

La Doria ha acquistato lo scorso 2 gennaio 3.180 azioni proprie, pari allo 0,01% del capitale sociale, al prezzo medio unitario di 7,8975 euro per un controvalore complessivo di 25.114,05 euro. L' operazione rientra nell' ambito del piano di buy-back autorizzato dall' assemblea dello scorso 8 giugno. A seguito degli acquisti effettuati fino ad oggi la societa' detiene 123.180 azioni proprie, pari allo 0,397% del capitale sociale.

NOTORIUS PICTURES

Notorious Pictures , attiva nella produzione, commercializzazione e acquisizione di diritti di opere cinematografiche attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, tv, home video, new media), è sotto i riflettori. La società è entrata nel business della gestione delle sale cinematografiche, un segmento di mercato correlato alla sua attività principale. E' stata quindi costituita Notorious Cinemas, una newco con sede a Milano, controllata interamente da Notorious Pictures, focalizzata su questa nuova linea di business. L'avvio di questa attività non richiederà il ricorso ad aumenti di capitale, perché essa è in grado alimentarsi autonomamente con la continua creazione di capitale circolante. L'obiettivo è quello di gestire circa 20 sale multiplex in cinque anni, capaci di accogliere 5 milioni di spettatori. Notorious Cinemas ha l'obiettivo di offrire un nuovo modello di intrattenimento cinematografico, fondato su elevati standard tecnici di audio e video, comfort delle poltrone, qualità del food & beverage, informatizzazione dell'area ticketing per una maggiore velocità di accesso. Lo sviluppo di questo business è favorito dalla nuova legge sul cinema, che prevede risorse finanziarie per la ristrutturazione delle sale, e dalla normativa che protegge le sale cinematografiche dalla concorrenza delle nuove piattaforme digitali. Il progetto sarà sviluppato sotto la guida di Andrea Stratta, top manager di comprovata esperienza nel settore a livello nazionale e internazionale. "Notorious Cinemas porrà al centro della propria attenzione lo spettatore, con l’obiettivo strategico di riuscire a creare il miglior luogo dove poter vedere un film garantendo la miglior “Experience” cinematografica. Il mio obiettivo principale sarà quello di far diventare Notorious Cinemas uno dei più importanti player del settore cinematografico italiano", ha dichiarato Stratta.

CARIGE

Il governo e i commissari di Carige hanno indirizzato ieri messaggi al gruppo Malacalza, principale azionista di Carige con il 27,5%, che ha bloccato l''aumento di capitale da 400 milioni nell''assemblea del 22 dicembre. Per rafforzare la banca occorre il via libera all''operazione, non necessariamente la partecipazione del socio (che puo'' decidere di non sottoscrivere la quota, perdendo il denaro investito). L''aumento, scrive MF, e'' infatti garantito dal bond subordinato da 320 milioni sottoscritto dalle banche italiane attraverso lo Schema Volontario del Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi). Il titolo puo'' essere convertito in azioni, secondo gli accordi gia'' conclusi. Ma serve comunque l''ok all''operazione da parte dell''assemblea e quindi anche del gruppo Malacalza. Dopo lo stop al rafforzamento patrimoniale la banca e'' tornata in una fase di incertezza, che ha portato all''amministrazione straordinaria da parte di Bce e Banca d''Italia. Inoltre e'' servito fornire la garanzia pubblica sulla raccolta della banca. Eppure le risorse per mettere in sicurezza l''istituto sono gia'' a disposizione. "Per salvare Carige bastano 320 milioni, quelli che il ramo volontario del Fondo Interbancario aveva stanziato come obbligazione subordinata, che ci metteva in condizione di rispettare i parametri europei ed era destinata a essere convertita in capitale se l''assemblea avesse autorizzato la conversione", ha detto ieri il commissario di Carige Pietro Modiano. "Tutti i problemi che ci assimilano ad altri salvataggi miliardari non hanno niente a che fare con la realta''". Non ci sono somiglianze con Mps e le due banche venete, visto che Carige e'' in linea con i requisiti patrimoniali e ha pure una garanzia di 320 milioni per l''aumento di capitale. 

EXPERT SYSTEM

Nuova collaborazione di prestigio per Expert System, azienda specializzata nello sviluppo di software avanzati di cognitive computing.AXA XL Risk Consulting, divisione di AXA dedicata alle assicurazioni Property & Casualty e ai rischi Specialty, ha infatti annunciato l' utilizzo dell’intelligenza artificiale di Expert System per potenziare le proprie capacita' nel Property Risk Engineering.Al fine di agevolare l’analisi delle perizie immobiliari, il team di AXA XL Risk Consulting sfrutta la piattaforma Cogito di Expert System per identificare il significato corretto delle parole e delle espressioni nel loro contesto ed e' in grado di comprendere la relazione tra diversi concetti. Grazie all’automazione del processo di lettura AXA XL puo' ampliare lo spettro della documentazione e il volume dei rendiconti che possono essere esaminati, concentrare il tempo dedicato al risk engineering su aree ad alto impatto e mitigare in modo piu' efficace il rischio lato cliente, consentendo inoltre agli assicuratori di ridurre i tempi di formulazione dei preventivi. Per i consulenti specialisti del rischio di AXA XL tutto cio' si traduce nella possibilita' di estrapolare le informazioni e i dati fondamentali di perizie tecniche di oltre 100 pagine in pochi minuti. ' L' intelligenza artificiale sta consentendo al mondo assicurativo di ridurre drasticamente i costi e migliorare parallelamente il business' ha dichiarato Nicky Singh, Vice President of Sales, UK & Ireland di Expert System. Il settore delle assicurazioni, cosi' come tutti quei segmenti basati sulla conoscenza e l' elaborazione dei dati (banche, government e media), e' caratterizzato da importanti margini di crescita ed e' tra i principali mercati di interesse per l' azienda guidata da Stefano Spaggiari. In tale ambito, infatti, Expert System ha gia' sviluppato soluzioni interessanti, come Cogito for Claims, un prodotto specifico tarato sull' esigenza del mondo assicurativo e della gestione dei sinistri.

ICCREA

-Si terra'' a porte chiuse nell''Auditorium della Confindustria a Roma l''assemblea di Iccrea che questa mattina dara'' ufficialmente il via libera alle modifiche statutarie necessarie per dare l''avvio operativo al nuovo polo promosso per aggregare 142 bcc italiane nel rispetto della riforma del credito cooperativo. All''ordine del giorno, scrive MF, ci sara'' l''adesione al patto di coesione che regolera'' il gruppo, ma ci sara'' anche l''aumento di capitale, per complessivi 250 milioni di euro, che si e'' reso necessario per rafforzare i requisiti patrimoniali dopo le tensione sullo spread dei titoli di Stato italiani. Del resto, dall''aggregazione intorno a Iccrea nascera'' il quarto gruppo bancario italiano per attivi, pari a quasi 148 miliardi. Avere indici di patrimoniali adeguati resta un requisito indispensabile e l''iniezione di capitale servira'' a riportare in alto il Cet1 ratio, che a maggio dello scorso anno era superiore al 15%. La buona notizia e'' che la riunione di oggi si preannuncia meno accesa del previsto. Le banche aderenti a Cassa Centrale Banca (Ccb), l''altro gruppo del credito cooperativo trentino, concorrente di Iccrea, con un atto per certi aspetti imprevisto hanno deciso di non partecipare all''assemblea. Non per questo pero'' sembrano intenzionate ad abbassare la guardia nella discussione aperta con la holding romana, anzi. Il motivo del contendere e'' la liquidazione delle quote di Iccrea che le bcc aderenti a Cassa Centrale continuano a detenere. Si tratta per la precisione del 22% del capitale, per il quale le banche pretendono di incassare poco meno di 240 milioni, esercitando il proprio diritto di recesso da Iccrea. Partecipando oggi all''assemblea le bcc avrebbero potuto votare fin da subito contro le modifiche statutarie, utilizzando un grimaldello in piu'' per la propria liquidazione. Ma anche se hanno scelto di non presentarsi (a quanto pare anche su invito di Bankitalia, contraria a una contrapposizione palese tra i due gruppi) le bcc che aderiscono a Cassa Centrale manterranno inalterate le proprie tutele perche'' potranno ricorrere contro le delibere della holding capitolina entro 60 giorni. La questione resta quindi sul tavolo e Cassa Centrale e'' intenzionata a chiudere la partita il prima possibile, mentre da Iccrea sembrano voler allargare la discussione. 

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